giovedì 4 settembre 2014

Cari colleghi, cari studenti, cari amici di Paolo M. Vecchi,
la notizia della prematura scomparsa di Paolo è giunta ieri, al rientro dalla pausa estiva. Chi lo ha conosciuto come collega lo ha stimato e rispettato per l'ammirevole competenza di giurista, per la dedizione all'insegnamento, per la spiccata sensibilità culturale. Paolo era un civilista di solida formazione, curioso per le sfide della contemporaneità e attento alla dimensione storica del diritto privato. Era un civilista europeo, a suo agio in Germania e in Francia per la consuetudine linguistica e la conoscenza analitica dei sistemi normativi. Era un maestro affettuoso e appassionato di tanti dei nostri migliori giovani.
Noi tutti oggi ne piangiamo la scomparsa perché abbiamo perso un amico, un collega, un maestro che si era prodigato per la nostra comunità accademica fin dalla sua costituzione nel 1995, conservando sempre un altissimo senso della missione, del Beruf dell'Università.

Vorrei invitare tutti a lasciare una parola di commento su questo blog, perché la testimonianza di colleghi, amici e studenti sia raccolta nel ricordo della sua figura di uomo e di giurista.

34 commenti:

  1. Cari Colleghi, Studenti e Amici dell’Amministrazione.
    La scomparsa di Paolo Vecchi mi ha gettato nella costernazione.
    Con Lui l’Ateneo perde uno Studioso di prima qualità, un Civilista di vaglia, un Giurista con apertura culturale internazionale.
    Perde soprattutto un uomo mite, gentile, serio che ha intrattenuto con i Colleghi e con gli studenti un rapporto sempre cordiale ancorché il suo stile fosse sempre contenuto.
    Ho avuto modo di apprezzarne la cultura e la sapienza giuridica nelle numerose occasioni in cui abbiamo fatto parte della stessa commissione di laurea. Le tesi dei suoi studenti erano sempre accurate, documentate, bene organizzate dal punto di vista sistematico; e riflettevano l’impegno e lo scrupolo del relatore.
    Addio Paolo!
    Guido Corso

    RispondiElimina
  2. Ricordo con piacere un mio caro maestro di diritto privato... Serio, severo e innamorato del suo mestiere... Ciao prof.

    RispondiElimina
  3. vita enim mortuorum in memoria vivorum est posita.

    RispondiElimina
  4. Un semplice pensiero nel ricordo di un professore che mi ha insegnato molto e di cui ho potuto apprezzare l'amore e la passione con cui si dedicava all'insegnamento sin dal mio primo giorno a Roma tre dove tenne la mia prima lezione.
    Ciao Prof.

    RispondiElimina
  5. Ricordo Paolo Vecchi da giovane valoroso assistente, appassionato e colto. Non era cambiato con gli anni, e con la maturità aveva espresso dalla profondità dell’ingegno, dall’impegno costante, dalla incessante ricerca, dalla disponibilità con tutti, una dolcezza sincera e commovente.
    Lo frequentavo poco. Ma posso dire di averlo sempre sentito come un vero amico, perché con lui avvertivo un sentimento comune verso l’università, come ricerca, insegnamento e formazione. Era un uomo che trasmetteva valori: anche per questo sarà sempre con noi.
    Enrico del Prato

    RispondiElimina
  6. Era lo scorso novembre e nella stanza 248 faceva freddo. Il prof. Vecchi teneva la sua lezione in francese e spiegava come un treno, come uno che sa il fatto suo e vuole fare bene il suo lavoro, anche per una piccola platea di studenti. Ma notava ogni dettaglio, così mi chiese se andasse tutto bene. Risposi: "Il fait froid". Allora lui si alzò e andò ad accendere il riscaldamento. Non chiese a uno di noi di farlo, no. Si alzò lui stesso, senza aggiungere altro, con una gentilezza silenziosa che non cercava plausi.
    Era anche questo, il prof. Vecchi ed è triste che se ne sia andato così presto.
    Ma forse diventare grandi, laurearsi, diventare giuristi implica, tra le altre cose, imparare a dire addio a chi ci ha insegnato qualcosa.

    RispondiElimina
  7. Il prof. Vecchi è stato il coordinatore del mio dottorato, In questi due anni ho avuto modo di osservarlo da vicino, tra gli studenti, con i colleghi. è difficile trovare una persona che mantenga con tutti lo stesso volto, Ancor più raro è trovare una persona insieme pacata ed appassionata, in grado di interessare e comunicare il proprio sapere indipendentemente dal calibro e dal numero del suo uditorio. é stato un onore conoscerla professore. Arrivederci

    RispondiElimina
  8. Un grande Professore, una mosca bianca nel mondo universitario. Lo ricordo con affetto.

    RispondiElimina
  9. Un modello di docente, persona bella, colta e preziosa.
    Sinceramente appassionato alla didattica, accurato nella ricerca, aperto agli stimoli dell'internazionalizzazione del sapere giuridico e dei modelli didattici. I modi garbati e affabili con i colleghi, l'attenzione alla formazione dei giovani giuristi come missione quotidiana dell'essere professore e membro di una "comunità" accademica.
    Mi piace ricordare le Sue cene di compleanno, al termine del mese di luglio, quasi in coincidenza con la fine della sessione d'esami. La sua convivialità e la sua generosità facevano sì che oltre a collaboratori, allievi, dottorandi e ricercatori della sua materia, vi fossero anche giovani di altre cattedre e di altri ambiti disciplinari!
    Un grande Professore e un uomo speciale che ho avuto il privilegio di conoscere e che ringrazio per tutto quello che mi ha dato e che sono certo mi trasmetterà ancora.
    Lo studio in Facoltà era parte integrante della sua casa... mi mancherà molto il sorriso gentile e la mitezza del mio vicino di stanza.
    Ettore Battelli

    RispondiElimina
  10. E' stato il Relatore della mia tesi di laurea. Non dimenticherò mai i suoi insegnamenti e le sue parole. Grazie Professore

    RispondiElimina
  11. Ci siamo conosciuti da studenti ed abbiamo condiviso tante esperienze, momenti di impegno, curiosità, vicende di vita, ricette di cucina. La tesi di laurea che non finiva mai!! Adesso il dolore straziante per la sua morte e l’acuta tristezza per il modo in cui Paolo ci ha lasciato, quella terribile, devastante solitudine, non mi consentono la lucidità per rendere una testimonianza. Lo farò in seguito se mi sarà consentito. Intanto desidero ringraziare chi ha ideato e realizzato questa bella iniziativa ricca di umanità.
    Da giovanissimi, quando partivamo per la amata Germania Paolo diceva “Io ci vado con la macchina, la A112 più veloce del West”. L’ultima volta che ci siamo parlati, avevamo progettato un soggiorno in Germania…”almeno una volta andiamoci insieme” , avevamo detto. Non abbiamo fatto in tempo, amico mio. Ma io ti porterò sempre con me.
    Angelo Barba

    RispondiElimina
  12. Anche io sono profondamente addolorato e senza parole. Con Paolo Vecchi eravamo amici e colleghi fin dalla costituzione della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di RomaTre, cioè dal lontano 1995. Personalmente, poi, ho avuto l'onore di far parte della Commissione di concorso per la nomina di Paolo a professore straordinario di Diritto privato. Ho sempre apprezzato l'impegno scientifico di Paolo e la Sua onestà intellettuale. Paolo Vecchi era una persona buona e giusta. Ci mancherà.
    Enrico Moscati

    RispondiElimina
  13. Accolgo con piacere l’invito poiché, sebbene invero non lo conoscessi molto, ero legato a Paolo M. Vecchi e la notizia della sua scomparsa mi ha lasciato tramortito. Non era soltanto un docente molto preparato, ma un uomo, meglio un gentiluomo. Una persona onesta, generosa, distinta e soprattutto sensibile.
    Solo qualche flash. Ricordo che prima di andare a Poitiers per una conferenza gli avevo scritto una mail per sapere i dettagli del viaggio (hotel, volo etc.). Lui addirittura mi chiamò al cellulare, intrattenendosi con me per circa mezzora, spiegandomi tutto, facendo attenzione che non ci fosse il minimo rischio di perdermi. Ancora, sempre a Poitiers, ricordo la sua generosità nell’offrire a noi dottorandi l’ingresso ai musei e, stupito che partecipassi alla messa, la sue domande sulla Chiesa e sulla fede.
    Quando gli dissi che sarei partito per la Germania aveva gli occhi colmi di felicità. Sarebbe venuto volentieri con me, mi disse.
    Nelle occasioni in cui ci siamo incontrati mi ha consigliato e stimolato nella ricerca. Aveva un’intelligenza attenta, curiosa e vivace. Non posso che essergli grato e ricordarlo con infinita stima.

    RispondiElimina
  14. Il suo insegnamento e' stato un dono.
    Sono profondamente grata .
    Un saluto da una studentessa privilegiata .

    RispondiElimina
  15. Ho sostenuto con lui il mio primo esame.
    Illuminante durante le lezioni, disponibile ad ogni chiarimento. Durante gli esami era esigente ma equo, più di tutti.
    Non perdiamo solo un grande professore ma sopratutto un uomo giusto.

    RispondiElimina
  16. Il mio primo esame...Ci ha insegnato ad amare il diritto. Arrivederci Prof.!

    RispondiElimina
  17. Mi unisco al cordoglio per la scomparsa del Prof. Vecchi. Conserverò il ricordo di quel suo immancabile saluto, sempre accompagnato da un sorriso sincero, ogni qualvolta che transitava davanti alla mia stanza.
    Antonio Scialà

    RispondiElimina
  18. Il suo insegnamento è stato prezioso e indispensabile per la mia preparazione, contribuendo a creare quella forma mentis critica e razionale, fondamentale per un aspirante giurista.Ricordo con piacere le lezioni elargite dal professor Vecchi:dettagliate , precise , chiare ma soprattutto in grado rendere affascinante una materia complessa come diritto privato.

    RispondiElimina
  19. Una triste notizia questa. Vorrei condividere qui il mio ricordo del prof. Vecchi. Ho sostenuto con lui l'esame di droit des obligations et des contrats, un esame temuto da molti per la sua difficoltà, che si è concluso nel più piacevole dei modi: un aperitivo al bar dell'Università che lo stesso prof. organizzó, durante il quale si dedicò a rispondere alle nostre mille domande sul futuro professionale. Si dimostrò un professore non solo competente e disponibile ma anche vicino ai suoi studenti. Mi ha lasciato molto più di un bel voto sul libretto universitario: mi ha fatto scoprire quanto sia stimolante studiare il diritto in lingua straniera e quanto sia importante uscire dai confini nazionali. Lo ricorderò sempre con piacere.

    RispondiElimina
  20. Sconvolto da questa notizia. ringrazio immensamente il Prof. Vecchi, il suo insegnamento è stato indispensabile nel mio cammino da aspirante giurista.
    Mi stringo al dolore dei cari.

    RispondiElimina
  21. Ho appreso la notizia con sconcerto e profondo dolore.
    Con lui ho sostenuto il mio primo esame, nel 2002, ed in quel momento esatto decisi che sarebbe stato il relatore di entrambe le tesi.
    Severo e puntiglioso nelle reprimende, sapeva allo stesso modo elargire preziosi consigli ed insegnamenti. Uno di questi mi fu utile in sede di esame di Stato e non esitai a contattarlo per ringraziarlo, ricevendo, come sua abitudine, pronta risposta, con tante sincere felicitazioni per la mia futura vita professionale.
    Uomo di smisurata cultura, si dedicava con tutto sé stesso all’università ed agli studenti. Dispensava le sue conoscenze senza falsa modestia, ma con estrema naturalezza. Rispettoso e disponibile con tutti, badava alla sostanza delle cose e non certo alle apparenze.
    Di lui voglio ricordare la libreria della sua stanza, stipata delle nostre tesi, ed il mobile sul cui ripiano custodiva le bomboniere che noi laureati gli avevamo portato in dono.
    E’ una grande perdita per la facoltà e per tutti gli studenti che non hanno avuto l’onore di conoscerlo.
    Prof., riposi in pace.

    RispondiElimina
  22. mi dispiace tantissimo era una brava persona e un bravissimo docente
    le più sentite condoglianze alla famiglia

    RispondiElimina
  23. Appresa questa triste notizia, voglio ricordare il grande PROF VECCHI durante il mio primo esame: mi fece i complimenti per l'esame sostenuto e addirittura mi strinse la mano...orgogliosa di questo gesto, quasi mi sentii male e lui gentilmente mi chiese se fosse tutto a posto...mi disse di aspettare la fine della sessione per parlare e offrirmi un aperitivo...
    da quel momento non ha mai smesso di darmi consigli sia per il percorso universitario sia per la vita di tutti i giorni...
    Sono convinta che da lassù continuerà a dispensare la sua conoscenza...il suo non è un addio ma solo un arrivederci...

    RispondiElimina
  24. Le parole escono a fatica. Ma il mio cuore da giorni ricorda con commozione il contatto umano profondo e la condivisione di sogni, timori e speranze avuti con l'Uomo sensibile e l'Insegnante generoso. Del Prof. Paolo Maria Vecchi serberò sempre un ricordo prezioso.

    RispondiElimina
  25. Ha ragione lei, so bene quello che faccio. Non si può essere grandi avvocati e buoni amministratori senza essere, prima, veri uomini. È il suo esempio, come sempre, che ha fatto e fa la differenza. Grazie grande prof e uomo vero

    RispondiElimina
  26. Il Prof. Vecchi mi ha donato il piacere di scoprire che un accademico può essere anche un uomo sensibile e generoso di sè, non solo intellettuale e colto. spero di averlo ringraziato e mi dispiace che molti studenti non potranno più incontrarlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io, da quando sono venuta a conoscenza di questa triste notizia, sono devastata dal dolore...per me non era un semplice professore, ma qualcosa di più, visto che mi ha dato consigli utili soprattutto per la vita di tutti i giorno che mi sono stati utili per superare l'esame di stato (di cui avrei dovuto portargli il tesserino in questo mese di settembre)!
      ogni parola in questo momento mi sembra riduttiva per descriverlo....spero che continui a dispensare la sua conoscenza da lassù...
      Spero che al più presto organizzino qualcosa in facoltà per ricordarlo (dato che è stato uno dei professori a fondarla direttamente), altrimenti mi arrabbio....
      Una cosa che mi ha stupito in negativo, ieri ai funerali, che non c'erano studenti per ricordarlo...

      Elimina
  27. Un saluto dal profondo del cuore ad una persona che ci ha insegnato ad amare il diritto.
    Ciao professore da un tuo studente
    Fabrizio caponera

    RispondiElimina
  28. R.i.p.
    Eccellente docente, ottimo insegnante, infinito cultore del diritto.
    Un esempio.

    Ha abitato per un po' sullo stesso pianerottolo dell'appartamento che occupavo da studente, e non posso dimenticarne la simpatia anche fuori dall'Università; impareggiabile un professore del suo pregio e della sua cultura che in maniera divertente ed originale si muoveva per Roma ancora con un'Autobianchi A112 fuori produzione da 30 anni, e non con la solita, autoritaria e pretenziosa berlina tedesca...

    RispondiElimina
  29. E' stato il mio insegnante di Diritto privato - il mio primo esame. Con le sue lezioni e il suo modo di rendere semplice e, se vogliamo, anche divertente la materia, mi ha fatto appassionare al diritto, che è diventato poi la mia professione. Con lui se ne va un grande studioso del diritto civile, profondo conoscitore e amante della materia, una grande perdita per la comunità scientifica.

    RispondiElimina
  30. Il Prof. Vecchi è stato il mio docente di diritto civile e il relatore della mia tesi di laurea (a.a. 2000/2001). Ricordo le sue lezioni sempre avvincenti che mi hanno fatto appassionare alla materia, la sua grande disponibilità, l'amore per il suo lavoro, la sua smisurata ed eclettica cultura, il suo raffinato senso dell'umorismo. Addio Professore.

    RispondiElimina
  31. Essendo all'estero ho saputo solo recentemente della scomparsa del Prof. Vecchi. Ne sono rimasta colpita e profondamente dispiaciuta. Lo ricordo spesso parlando con amici e colleghi come il grande relatore della mia tesi di laurea. Avevo deciso che avrei voluto lui come relatore della tesi sin dall'esame di Diritto Civile. Lui che mi diede coraggio e che mi aiuto' a raggiundere l'agognato 110 attraverso la costruzione di una tesi accurata e vincente. Come ringraziamento gli portai anche una torta di cioccolato fatta da me che praticamente scarto' in ufficio. Non dimentichero' mai i nostri incontri per discutere la tesi in cui era sempre cosi disponibile e attento. Un persona con una conoscenza vastissima ed un acuto senso dell'umorismo. E poi lo ricordo quando, dopo qualche anno, gli chiesi di scrivere la lettera di presentazione per universita' statutinensi per il master il diritto internazionale. Anche in quel caso non ha atteso un attimo per ricervermi e poi preparare la lettera. Mi dispiace moltissimo. La ricordero' sempre Professore, le saro' sempre debitrice.

    RispondiElimina
  32. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina